Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B, presenta l’ultimo progetto del designer Marino Secco.
Marino Secco nasce a Ozieri, in Sardegna, la più popolosa cittadina dell’entroterra logudorese e antico centro di potere e cultura. Poi si stabilisce ad Olbia.
La Sardegna è un territorio che esercita un’attrazione irresistibile per tutti coloro che hanno il privilegio di conoscerla, sfoggiando un incanto che ammalia. Marino si trasferisce a Firenze, dove si laurea in design alla LABA, senza però dimenticare la sua terra d’origine, alla quale dedica la collezione di mobili “Shardana” che unisce il legno massello a delicati ricami.
Come nasce l’idea ce lo racconta il designer stesso: “Un paio d’anni fa, durante l’università, ho partecipato ad un progetto e mi erano rimasti scarti di legno in laboratorio. Per noia un giorno provai a ricamarlo: rischiai di rovinare la ricamatrice, distrussi il legno e lasciai perdere”.
Questo fallimento si trasforma però nella scintilla che attizza la creatività di Marino e lo spinge a perseverare: si appassiona alla storia dei tessuti sardi, degli arazzi e dei tappeti; quindi ricerca e studia come venivano realizzati, con il preciso obiettivo di utilizzarli in un progetto di design rivoluzionario.
Con Shardana dona infatti nuova forma a questa cultura creando qualcosa di unico: la fusione di due mondi apparentemente distanti, con soluzioni caratterizzate da una particolare singolarità. Il concept mira alla reintepretazione della tradizionale cassapanca sarda, che evolve in un elegante mobile bar, in un armadio e in una credenza.
Le maniglie sono pulite e minimali, come estroflessioni nel legno di noce; gli elementi grafici che emergono dalla superficie, attraversando le nervature dell’essenza, non sono stampe né intarsi, bensì veri e propri ricami fatti a mano. Disegni sgargianti e personalizzabili, come moderni tatuaggi, vanno ad ornare arredi, che già di per sé risultano eccellenze di design e artigianato.
Anche il nome è un omaggio alla nobile isola: gli Shardana erano infatti gli antichi e misteriosi guerrieri sardi, leader dell’ancestrale coalizione dei “popoli del mare”.
